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L’arte per il cambiamento. Tra parole e musica

con Cristiano Godano

 

modera Duccio Facchini, direttore di Altraeconomia

sabato 1 giugno 2024, ore 19:00

via Umberto I

ingresso gratuito

Tra parole e musica è uno spettacolo in solitaria, stimolato dalle domande di Duccio Facchini.

 

“L’arte ha il potere di evocare, suggerire, generare azioni riflesse su chi ne usufruisce, spesso in maniera indiretta (la migliore arte non ha messaggi da dare), determinando un miglioramento delle proprie possibilità interpretative del mondo. Il suo linguaggio non chiarifica, bensì offre la possibilità di lasciarsi pervadere da occasioni di riflessione. Per ottenere ciò utilizza un linguaggio in grado di affascinare in maniera più misteriosa che risolutrice, sollecitando le qualità intellettive. In tempi in cui la scienza non gode della rispettabilità e della simpatia di parte delle masse, screditata da narrazioni negazioniste e semplificatrici, il sostegno del linguaggio artistico può aiutarla a arrivare alla gente. Il riscaldamento climatico è una urgenza ineludibile, e la scienza fatica a farlo capire ai più: spalleggiata dall’arte può ambire a ottenere risultati migliori e auspicabili. “

Cristiano Godano

Frontman dei Marlene Kuntz, band che ha segnato la storia della musica in oltre 30 anni di attività, è un artista poliedrico, cantante, chitarrista, autore, attore e scrittore. 

Classe ‘66, è nato a Fossano in provincia di Cuneo. 

I Marlene Kuntz si formano nel 1989 e Cristiano ne diventa il cantante e l’autore di tutti i testi (oltre 130 canzoni). La peculiarità della sua scrittura, caratterizzata da una ricerca di significato e musicalità non banali, lo rende presto identificabile come uno dei pochi musicisti in grado di scrivere inni generazionali e programmatici fondendo il rock e le influenze d’Oltreoceano con la melodia.

Di pari passo con la crescita della fanbase dei Marlene Kuntz, la personalità di Cristiano Godano raggiunge una solidità sempre maggiore. 

Viene chiamato a gestire workshop, incontri, laboratori di scrittura e lezioni in tutta Italia. Nel 2012 inizia la docenza presso il Master in Comunicazione Musicale dell’Università Cattolica di Milano. Sempre nel 2019 riceve il Premio Ciampi al MEI.

Esordisce come scrittore nel 2008 con “I VIVI”, un’opera di narrativa composta di 6 racconti. Edito dalla Rizzoli per la collana 24/7 entra in ristampa dopo solo 1 settimana di vendite. Da questo libro viene tratto il reading “Terrore” portato in giro per l’Italia accompagnato dalle musiche improvvisate di Riccardo Tesio. Nel 2019 pubblica “Nuotando nell’aria” (La Nave di Teseo): ripercorrendo canzone per canzone i primi 3 dischi della band – Catartica, Il Vile e Ho ucciso paranoia – e illustrandone i retroscena del processo creativo, scrive un’involontaria e generosa autobiografia delle origini, densa di aneddoti, riflessioni e materiale inedito, un vero e proprio atto d’amore verso il pubblico, la storia ed il futuro della sua band, ma soprattutto verso le parole e la musica, muse ispiratrici di ogni sua creazione. 

Il 26 giugno 2020 esce il suo primo album da solista dal titolo “Mi ero perso il cuore”. Osannato da pubblico e critica, il disco ha una forte impronta acustica, ed è estremamente intimo con testi diretti nella loro urgenza espressiva. Nel 2021 entra nella cinquina del Premio Tenco, come “migliore opera prima”: si piazzerà al secondo posto con 39 voti.

 

 

Duccio Facchini

Giornalista, scrittore e direttore della rivista mensile Altreconomia. È autore di numerosi libri tra cui “Armi, un affare di Stato” (Chiarelettere, 2012), “Mi cercarono l’anima. Storia di Stefano Cucchi” (2013), “L’economia in classe” (con Luca Martinelli e Pietro Raitano, 2017) e “Alla deriva. I migranti, le rotte del Mar Mediterraneo, le Ong: il naufragio della politica, che nega i diritti per fabbricare il consenso” (2018), e “Respinti. Le “sporche frontiere” d’Europa, dai Balcani al Mediterraneo” (2022) con Luca Rondi, tutti pubblicati da Altreconomia. L’ultimo saggio che ha contribuito a realizzare è “Chiusi dentro. I campi di confinamento nell’Europa del XXI secolo” (Altreconomia, 2024).